agata

Un Natale di “classe”

16 dicembre 2013 • Agata la tempesta

12345 (2 votes, average: 2,50 out of 5)
Loading ... Loading ...

E’ un Lunedì mattina come tanti altri, con la sveglia, la colazione, la vestizione, un pò di cartoni animati, l’uscita di casa e le varie soste ogni mezzo centimetro perché AGATA deve fare o dire qualcosa.
Questa mattina ALL’ASILO viene anche la mamma.
Per festeggiare l’evento il nostro Presidente della Repubblica ha mandato la banda e nel cielo sfrecciano le frecce tricolore.
All’ingresso dell’asilo ci viene incontro il sindaco di Milano, Pisapia, e ci abbraccia commossi.
Finalmente entriamo.
Nella prima stanza sulla destra c’è il mercatino di Natale, quello organizzato dalle mamme, le stesse che ogni anno si lamentano prima di farlo e che poi, se qualcuno, soprattutto un papà, si propone di aiutarle, sono pronte a difendere il loro dominio a colpi di tacco e di unghie.
Io lo conosco quel Mercatino. Ci passo davanti ogni mattina e ogni mattina saluto chi c’è dentro, ovvero delle mamme che non mi rispondono mai.
Tranne oggi.
Oggi che c’è la mia compagna sorridono, anche più del dovuto, e soprattutto mi salutano come se lo facessero tutti i giorni.
E IO vorrei tanto dirglielo che in quanto a falsità battono persino i nostri politici, che sono lo stesso che le saluta tutti i i giorni e al quale non rispondono mai e che i blocchetti dei biglietti della lotteria che loro non riescono a vendere, perché simpatiche come l’odore del cane in ascensore dopo che è stato fuori sotto la pioggia, io l’ho già finito . Venduto in un attimo.
Ma poi desisto e lascio le mamme e la mia compagna alle chiacchiere e al finto buonismo natalizio.
Vado negli spogliatoi con mia figlia AGATA che, con la delicatezza che la contraddistingue, apre tutti gli armadietti, tocca tutto e dice a tutti: ” Io sono bella!”
Piccola, invadente, rumorosa e modesta direi.
Ma IO la adoro.
Le tolgo il giubbotto e il maglione, le cambio le scarpe e prendo il grembiule.
Qui viene il difficile.
Sono 5 bottoni da allacciare.
Cosa ci vuole?
Niente, se non fosse che AGATA si è autoeletta madrina del Festival della Taranta di Melpignano. Non sta ferma, sembra posseduta e IO  sudo e impreco, in playback.
Ne allaccio due e gli altri li strappo con la forza.
Poi in braccio e via.
In classe.
Bacio al papà!
Abbraccio al papà!
“Buona giornata Amore Mio!”
Scendo, ripasso dall’ingresso e, arrivato alla stanza del Mercatino, entro e, mentre le mamme e la mia compagna continuano a scambiarsi sorrisi che cariano i denti avvolte nel rumore del loro chiacchiericcio, sussurro un :
“Vado, vi ringrazio per la splendida accoglienza che mi riservate ogni giorno e soprattutto spero che crollino gli scaffali che avete faticosamente addobbato con gli oggetti del mercatino. Buona giornata!”. Come prevedevo non mi sentono!

Che bello il Natale!
Papà Angelo

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

« »