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UDITE, OTITE!

9 dicembre 2013 • Agata la tempesta

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Una domenica a casa di amici come tante altre. Tu chiacchieri mentre tua figlia gioca con gli altri bambini a tutti i giochi inventati nell’ultimo decennio e si traveste con i costumi usati nelle ultime venti edizioni del carnevale veneziano.
Poi una pizza e si torna a casa.
Si addormenta mentre la svesti per cui metterle il pigiama e lavarle i denti diventa abbastanza complicato. E’come camminare con uno zaino pieno di piombo sulle spalle
A letto la piccola AGATA.
A letto LEI.
IO indaffarato a preparare la valigia per la mattina dopo. Partenza per Roma ore 8.
Sveglia alle 6.30.
All’una lavato, “impigiamato” e pronto per poco più di cinque ore di sonno.
Ore 1.10. La piccola AGATA si solleva nel suo letto e scoppia in un pianto disperato.
La tonalità delle sue lacrime e’cosi acuta da spingere i Barbapapa’ a trasformarsi in tappi per le orecchie per correre a salvare l’udito delle povere bambole vicino al letto di mia figlia.
Appena entrato in camera vedo Peppa Pig che sta infartando per lo spavento causatole dal pianto improvviso e isterico della piccola AGATA.
Aiutarla?
No. Spero che muoia e che mi lasci definitivamente in pace.
Corro da mia figlia.
“Amore cosa c’è?Hai fatto un brutto sogno?”
Piange
“Hai mal di pancia?”
Piange
“Hai male da qualche parte?”
Piange
“Cos’hai patata?”
Piange
Piange
E poi piange.
I suoi occhioni blu sembrano voler esplodere da quanto sono gonfi di lacrime e IO sono preoccupato.
Ad ogni ipotesi per le sue lacrime indosso un indumento.
Al “cos’hai patata?” sono già pronto con le chiavi dell’auto in mano direzione pronto soccorso.
LEI prende la bambina fra le sua braccia, mi manda in bagno e mi dice di prendere lo sciroppo per il male alle orecchie.
Vado.
Poi in  cucina per il cucchiaio.
Poi in camera da letto per darglielo.
Sciroppo.
Tre minuti e AGATA si addormenta beata.
Era male alle orecchie.
“Ma ti ho fatto l’elenco di tutti i malanni indicati sul prontuario medico! In confronto a me E.R MEDICI IN PRIMA LINEA sono dei dilettanti, e tu avevi male alle orecchie? Indicarmelo? Farmelo capire? Ti sei toccata ogni parte del corpo! Cosa ti costava toccarti le orecchie?”
Ore 6.30.
Suona la sveglia.
Mi alzo.
Sembro uno dei protagonisti di THE WALKING DEAD.
Mi trascino per la casa e raccolgo cose a caso da mettere nello zaino.
Ore 8.00.
Sul treno, distrutto, assonnato ma tranquillo.
Prima di uscire sono passato dalla camera . LA PICCOLA AGATA E LA SUA MAMMA dormivano beate.
Buona giornata GIOIE MIE!
Papà Angelo.

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