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È ARRIVATA LA BICICLETTA!

31 marzo 2014 • Agata la tempesta

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Arriva il bel tempo e arriva il momento di tirare fuori la bici dal box.

Fuxia! Che novità.

Con dietro un porta oggetti. Fucsia! Ma dai!

E davanti un cestello.

Di che colore? Forse, ma forse, fucsia?

Come hai fatto a indovinare.

E per finire una borraccia per l’acqua…. FUCSIA.

E l’acqua? Che io sappia e’ trasparente, ma nella borraccia fucsia, e’ si’ trasparente, ma con un riflesso fucsia, giusto per rimanere in tinta.

Caschetto?

Blu.

Nooo!

Il colore lo ha scelto proprio mia figlia  Agata.

Forse vaneggiava, ma io ormai glielo ho preso.

Pronti!

Partenza!

Via.

Si parte.

Le rotelle sono montate un po’lente per far si che AGATA da subito si abitui all’instabilità, , in previsione del momento in cui le toglierà e dovrà contare solo sulla sua capacità di stare in equilibrio.

Ora, le possibilità per un papà che, come me, vuole presenziare alla scoperta  della sua bambina delle due ruote, sono:

- alternare, ogni tre secondi, un “stai attenta” con un ” guarda dove vai,  non distrarti,  fermati, rallenta, non correre, aspettami,frena”

- optare per la soluzione ” lasciala fare, deve scoprire”, naturalmente però sempre con le precauzioni del caso, ovvero una vigilanza serrata e ininterrotta, accompagnata da un’ansia si’galoppante, ma mascherata, per permettere alla piccola di  fare le sue esperienze senza traumi.

In ogni caso, con le rotelle, la vita per il papà e per la  mamma e’un po’piu semplice, per ovvi motivi.

Certo, ci saranno lo stesso delle cadute , dei pianti e delle scenate dal bambino, ma questo non e’nulla in confronto al momento in cui si toglieranno  le rotelle.

Dopo l’euforia iniziale,cominceranno km e km con la schiena piegata per tenere il bambino che ha paura, vuole imparare e si ferma ogni tre centimetri perché non ci riesce e quindi pensa bene di prendersela con chi gli sta vicino, ovvero uno dei due genitori.

In ogni caso usciamo dal box pronti per andare al parco.

Ma c’è la salita per uscire dal cortile e AGATA non vuole farla.

- Amore, te la porto su io la bici, così usciamo e andiamo a farci un giro.

- Non voglio la salita papà.

- Pulcino, la bici la tengo io fino alla fine della salita e poi la usi tu, ok.

- No, manda via la salita.

È FINITA CHE IL POMERIGGIO LO ABBIAMO TRASCORSO IN CORTILE.

LEI HA FATTO CIRCA CENTO VOLTE LO STESSO GIRO!

E HA RISO TANTISSIMO.

LEI!

IO?

Ma si potrà mai desiderare un qualcosa di più avvincente e divertente !

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