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LE OLIMPIADI SCOLASTICHE

7 aprile 2014 • Agata la tempesta

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Arriva il momento in cui l’intera giornata è dedicata allo sport.

L’occasione sono le Olimpiadi scolastiche, quelle in cui tutti i bambini si ritrovano per correre in pista alla mattina e per fare il percorso ginnico in palestra al pomeriggio.

Il tutto di sabato mattina.

Alle 9.30 a.m.

Si corre anche quando non si va ALL’ASILO.

Pensare di  non andarci con una scusa?

Agata è dalla settimana prima che mi dice che ci deve andare perché prenderà la medaglia.

Ci tiene moltissimo.

La maestra di educazione motoria mi ha incrociato ALL’ASILO e mi ha detto: ” Verrete vero alle Olimpiadi? La bambina ci tiene tanto!” Il sottotesto reale è ” Se non la porterete, vostra figlia si sentirà diversa da tutti e verrà esclusa dal gruppo. Volete avere sul groppone questa responsabilità?”

PER CUI SI VA ALLE OLIMPIADI.

In un campo sportivo immerso nel verde, le classi si alternano sulla pista per la gara di atletica.

Sugli spalti i genitori o fanno le foto, o fanno il tifo o fanno finta di divertirsi e, con una scusa qualsiasi, si siedono sulle tribune dove , muniti di occhiali da sole, fingono di guardare interessati mentre in realtà sfruttano la confusione per fare dei microsonni alla Omer Simpson.

Tutti quelli che attendono il loro turno per correre si posizionano nel prato accanto alla pista: una distesa di verde enorme con un trilllllione di bambini che scorrazzano a perdifiato e all’infinito.

Dietro di loro,genitori ansimanti e sudati li rincorrono con lo zaino in spalla e felpe e cappotti vari in mano, imprecando tutti i santi di tutte le nazioni del Mondo.

E se non si corre sulla pista o sui prati, si controlla che i bambini non strappino la segnaletica in plastica della gara, sparsa qua e la’nel parco.

Certo, pretendere che un bambino non sia attratto da chilometri di nastro rosso svolazzante,sparso ovunque,  è abbastanza utopico. Volete che non tocchino nulla? Allora la segnaletica del percorso fatela con del filo spinato. Vedrete che non la toccheranno!

La mattina scorre così, senza sosta, tranne una piccola pausa per la

merenda che chiaramente Agata e i suoi amichetti consumano in piedi e correndo.

Ma al posto della merendina carica di zucchero, una bella  tisana rilassante che li faccia addormentare all’istante?

Noooo.

E lo show va avanti, ma in palestra , a scuola, dove ci si ritrova nel pomeriggio.

I genitori hanno facce scavate, provate, scocciate e inc…..e.

I bambini sono sempre più agitati.

Sarà stata la merenda zuccherosa che, unita alla loro naturale adrenalina, li rende incontrollabili.

A turno, a secondo della classe di appartenenza, si va in palestra per il percorso ginnico.

Mille bambini con genitori annessi in dieci metro quadrati.

Tutti sanno che l’acustica delle

Palestre e più fastidiosa di un martello pneumatico in azione.

Ecco, prendete questo fastidio e moltiplicatelo per mille.

Aggiungeteci la scomodità della situazione e metteteci anche due gocce di stanchezza per l’intera giornata passata con le piccole pesti.

Mescolate tutto e otterrete la stanchezza finale dei genitori che a fine giornata, distrutti e desiderosi solo del divano, si salutano e portano i figli a casa.

Bagnetto, cena, fiaba, nanna.

Poi, forse, un po’ di pace anche per loro.

Evviva lo sport.

Però in settimana.

La domenica relaxxxx!

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