IL BRUNCH DELLA DOMENICA

10 marzo 2014 • Agata la tempesta

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E poiché siamo una famiglia di quelle moderne andiamo a fare il brunch.
E finiamo in un ristorante alle porte di Milano, molto bello e molto accogliente.
Il nostro tavolo e’attaccato alla cucina, la cui porta si apre mediamente 3-4 volte al minuto, particolare da non trascurare soprattutto se hai una figlia di 4 anni che non sta mai ferma, neanche quando dorme.
Ecco che il brunch si trasforma subito in un gioco d’abilita’che si chiama ” schiva la porta e salva la vita!”.
Quando finalmente siamo tutti seduti, sia noi che i nostri amici, con figli piccoli al seguito anch’essi, e la pace sembra prenderci a braccetto, ecco il colpo di genio di un cameriere che , mentre raccoglie le ordinazioni, pronuncia la frase impronunciabile per chi e’ a tavola con figli piccoli e si appresta a mangiare: ” Se volete, fuori c’è un giardino enorme a disposizione per i bimbi e c’è il mago che fa i palloncini e le bolle!”
La fine!
Fisso il cameriere e taccio, ma il mio silenzio nasconde un sotto testo del tipo ” Ma perché non ti fai i cazzi tuoi? Non lo vedi che per farli stare seduti abbiamo sudato tutte le maglie di tutti i clienti del ristorante?!”
Il danno e’fatto.
Mia figlia e i suoi amichetti vogliono uscire in giardino e non c’è verso di convincerli.
Coloriamo? Leggiamo ? Giochiamo?
Niente!
Tenere duro e farli stare a tavola?
Potremmo, se non fosse che alzano il tono di voce e iniziano a infastidire tutti gli altri clienti, comprensivi come L’anestesia totale.
Ed e’così che il pranzo della domenica si trasforma in un turnover per i genitori.
Mentre uno mangia, l’altro controlla i piccoli diavoli in giardino e così via fino alla fine.
E soprattutto i bambini non mangiano quello che e’stato ordinato e che andrà pagato.
Disdire l’ordine?
Impossibile, anche perché l’ansia dei genitori li porta, appena arrivati al ristorante, a ordinare subito per i figli e a mettere fretta ai camerieri.
Ma perché?
Se aspettano qualche secondo mica muoiono di fame!
Non svengono!
Non gli viene una crisi di panico!
Che fretta c’è?
“No, prima mangiano loro così poi vanno a giocare e noi pranziamo tranquilli” rispondono indispettite le mamme ai papà che le invitano a aspettare un momento per l’ordine, poiché sanno già come andrà a finire!
Come?
Come tutte le volte, e come questa volta.
I bambini non mangiano e i genitori mangiano le loro cose (a spezzoni e fredde) e la parte dei bambini ( anch’essa fredda e, soprattutto, da pagare lo stesso).
Quella che in origine doveva essere un brunch diventa un pranzo sul genere “pizza fredda e birra calda”, che da adolescente e’una figata, ma che da adulto con figli piccoli non può che essere una roteazione totale dei testicoli ( per l’uomo) e delle ovaie ( per le donne).
Intanto i bambini?
Giocano.
E i genitori?
Non vedono l’ora che sia Lunedì per portarli ALL’ASILO.
Papà Angelo

One Response to IL BRUNCH DELLA DOMENICA

  1. Cinzia scrive:

    Ha ragione Angelo! I genitori (leggi le mamme) dovrebbero smettere di preoccuparsi se le creature non ultimano tutto il pasto e non mangiano le 5 razioni di frutta e verdura al giorno raccomandate dall’OMS…anche perché spesso i pasti diventano uno sfinimento per chi li prepara magari al volo tra il lavoro e il giro al super per acquistare costosi cibi salutistici che le creature facilmente disdegneranno.
    Lo dico soprattutto a me: liberiamo le cene dall’ansia di prestazione delle mamme…mangeràuna fettina di tacchino ripieno di prugne uvette e ananas equo e solidale? O preferirà’ una bella trance di pesce spada con pomodorini pachino, sedano di Verona e asparagi del Vietnam. Mangia creaturina, mangia . E il poco tempo a disposizione si trasforma in un incubo senza paragoni: se mangi 2 bocconi ti faccio vedere Peppa (anche da noi va molto).. E poi giochi col Tablet e magari ti intrattieni con 2 giocolieri del circo Moira Orfei e facciamo venire anche Mangiafuoco dal paese dei Balocchi…ma niente. Fa schifo la pasta, fa schifo il pesce, le verdure e anche la banana cosparsa di cacao, granella di nocciola, codette colorate e scorzette di arancia…lo stesso cibo che viene cucinato dalla incantevole baby-sitter di 23 anni e che viene ingurgitato alla velocità della luce dalle piccole creature.
    Brutti mostri scorbutici, la prossima volta vi cucino la pasta scotta e fredda della mensa, la mia mensa quando riesco ad andarci!

    Parola di mamma con figlia di 8 anni che pesa 16 kg

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