ASILO

All’asilo

21 maggio 2013 • Agata la tempesta

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AGATA ha iniziato l’asilo.
Sveglia per me alle 7.30 a.m.
Cinque minuti per lavarmi, radermi a secco come John Rambo e vestirmi.
Poi vado nella sua cameretta.
Prima carezze e bacetti, poi coccole e infine la prendo in braccio senza accendere la luce per regalarle un risveglio graduale e non brusco.
AGATA mi guarda e mi dice: “ NON VOGLIO!”
Cominciamo bene!
“Per colazione amore cosa ti andrebbe?”
Silenzio.
Succo?
Non lo voglio.
Biscotti?
Non li voglio.
Cereali?
Non li voglio.
Pesca?
Non la voglio.
Formaggio?
Non lo voglio.
Toast?
Non lo voglio.
Latte?
Non lo voglio?
Un mio rene?
Non lo voglio.
…..
Poi devo vestirla
Magliettina bianca?
Non la voglio.
Jeans?
Non li voglio.
Felpa rossa?
Non la voglio
Tuta blu?
Non la voglio
Essere anche solo per un secondo simpatica?
Non lo voglio!
Non avevo dubbi.
Sono le 8.45 a.m. e AGATA entra alle 9.00 a.m.
Non ha ancora messo il giubbotto e da quando si è svegliata ha detto sempre e solo NON LO VOGLIO.
La prendo in braccio, le infilo il giubbotto con la forza e usciamo.
LEI dorme, non ha sentito niente.
Ho provato a far esplodere un paio di bombe dalla sua parte di letto, ma si è girata dall’altro lato e ha continuato a dormire.
Mentre chiudo la porta, con Agata che mi conficca le unghie nelle spalle e mi urla a due centimetri dalle orecchio, mi chiedo perché ho deciso di fidanzarmi con LEI , ma non ho tempo di rispondere a questa mia domanda.
Devo correre all’asilo.
Se tardo anche solo di un secondo, suor Kaisersouse non mi fa entrare e poi mi cazzia davanti a tutte le altre mamme.
E non è bello!
Ore 8.58 a.m. siamo dentro.
Le cambio le scarpe, le infilo il grembiule senza slacciarlo e corro su in aula.
Ore 9.00 a.m in punto.
Ce l’ho fatta.
AGATA mi bacia e io esco sano e salvo.
Passando dall’ingresso incrocio suor Kaisersouse che, con frustino in mano e il canino che brilla, pregustava già il momento del cazziatone.
“ Mi spiace, sarà per un’altra volta” le dico mentre le passo davanti e mi avvio all’uscita.
Tutto bello, se non fosse che per fare lo spavaldo, non mi accorgo che il portone dell’asilo è chuso e ci vado contro lasciando la sagoma del mio viso sulla vetrata.
Tutte le mamme presenti ridono.
Suor Kaisersouse ride.
Persino un labrador legato lì davanti si copre il viso come a voler dire: “Ma sei proprio un cretino!”
Non mi rimane che uscire fingendo indifferenza e tornare a casa a mettere del ghiaccio sulla faccia che mi sta pulsando.
Il tutto mentre LEI continua beata a dormire.
Ma si può vivere così?

11 Responses to All’asilo

  1. Eleonora scrive:

    Non sono mamma ma tra amiche nipoti ecc… Accipicchia che papà! Si parla sempre di mamme. Mai di grandi uomini che arrivano tardi al lavoro, che si alzano presto, che mettono gremboulini e amano…tanto. Mitici Papà.. Mitico papà Angelo!

  2. Samuele scrive:

    la mia ha un mese.
    tremo già al pensiero della scuola materna, ma soprattutto dell’adolescenza! (brivido di panico lungo la schiena e musica di psyco in sottofondo)
    vabbè intanto mi “gusto” i pannolini e…seguo papà Angelo!

    PS
    “Perché?
    Perché ti amo.
    Semplice
    Veloce
    Diretto.” ….meraviglioso e vero! bravo Angelo!

  3. Francesco scrive:

    Eheheheh!!
    La mia Sofia, 3 anni:
    svegliabacetticoccole eccetera eccetera
    Vuoi il latte?
    NO!
    Vuoi il cornetto?
    NO!
    Vuoi x ? (dove X sta per ‘sto mondo e quell’altro)
    NO!
    Devi fare pipì ?
    NO!
    Allora vestiamoci che è tardi e Papà deve essere a lavoro alle 8.30 e deve prima portarti all’asilo!
    Mutandine…calzini…canottierina…pantaloni…maglietta…giubbotto… apro la porta di casa ….
    Papà voglio il cornetto!
    Porc…. vabbè dai…veloce!!
    Ci riavviamo verso la porta che ho lasciata aperta come buon auspicio…
    Papà! Pipi!
    Ma Sofia ! Ma lo fai apposta ???
    No PAPI (che furbacchiona!) io sono piccola !!
    Ma ieri non mi hai detto che sei grande?
    Ma io sono un pò grande e un pò piccola !
    Vabbè. Andiamo.
    Papà, mi dai il biscotto e lo mangio in macchina?
    Grrrr….. ok, tieni piccolè!
    Due papi!
    Ok, 2! Andiamooo!
    E dopo varie vicissitudini on the road arriviamo all’asilo…
    …e con 10 minuti di ritardo di default arrivo a lavoro.
    Certo è faticoso, ma andare a lavoro non era mai stato così divertente !!
    Complimenti per questo sito: bella idea!!

    • Papà Angelo scrive:

      Agata e Sofia!
      Ma si fa così?
      No
      No
      E poi no!
      Che poi lo sapete bene!
      E lo sappiamo bene anche noi:
      due coccole due, le vostre,
      due gelati sciolti al sole, noi due.
      Anche se Papa’ fa tardi al lavoro
      Anche se avevi detto che non hai fame
      e poi vuoi il cornetto
      Anche se non dovevi fare la pipì
      e poi ti scappa!
      Anche se sei piccola solo
      quando ti conviene.
      Tu dimmi cosa vuoi
      e io,
      papà di Agata
      papà di Sofia
      eseguo.
      Perché?
      Perché ti amo.
      Semplice
      Veloce
      Diretto.

      Ciao Papà di Sofia.
      Non sparire.
      Papà Angelo.

  4. corrado scrive:

    Fratello mio!!!!! Uniamoci e sosteniamoci, perchè nessuno è più solo di un papà!

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