Sedicesima Settimana

11 settembre 2013 • Settimana per settimana

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E’ il momento giusto per fare un esame prenatale e scoprire se ci sono difetti. Per le donne sopra i 35 anni, specialmente se con alle spalle gravidanze problematiche, si consiglia l’amniocentesi (*)
Normali per LEI possono essere piccole infezioni come tosse o raffreddore, poiché il suo sistema immunitario è debilitato. Se invece si tratta di varicella o rosolia, bisogna fare attenzione perché potrebbero causare problemi al bambino. I movimenti del bambino iniziano a essere percepiti dalla mamma e anche dal papà poiché LEI chiama LUI ogni tre secondi per dirgli “ tocca si muove” ,cosa che all’inizio lo emoziona, ma poi,alla trecentesima volta, gli scortica definitivamente i testicoli.
Non le dice nulla però, per evitare di sorbirsi da LEI un mix di lacrime e logorrea.
Se LEI non dovesse però percepire i movimenti per un po’, è meglio che contatti il proprio ginecologo.
Il bambino è ormai formato tutto per quanto riguarda sistemi e organi dell’apparato.
Lungo circa 16 centimetri, ha un peso di 100 – 160 grammi circa.
Si muove molto nel grembo materno e acquisisce il riflesso di suzione che lo spinge a smettere di ingoiare quando percepisce una sostanza amara all’interno del liquido amniotico.
I gernitali sono completamente sviluppati, cosa che facilita l’individuazione del sesso.
Il bambino poi sviluppa i riflessi di succhiare, battere le ciglia e ingoiare.
Testa e collo più diritti.
Questa settimana è importante per cercare anormalità come la sindrome di Down o la spina bifida (*), conducendo un test AFP (*)
LEI decide di iscriversi al corso pre parto e iscrive anche LUI, il quale ci va con lo stesso entusiasmo di Andrea Pirlo dopo la vittoria ai Mondiali.
Per la cronaca LUI ha tirato fuori dall’involucro il primo tranquillante, ma lo ha lasciato ancora sulla mensola del bagno.

(*) Amniocentesi: procedura che consente il prelievo transaddominale di liquido amniotico dalla cavità uterina. Serve per ottenere campioni biologici utili per effettuare una diagnosi prenatale. Mediante l’amniocentesi è anche possibile prelevare e conservare le cellule staminali contenute nel liquido amniotico. La si può eseguire in due momenti distinti della gravidanza, con scopi diagnostici diversi. Il primo momento ( amniocentesi precoce) si fa tra la 16^ e la 18^ settimana e non è un rischio per il feto; il secondo momento ( amniocentesi tardiva) cade dopo la 25^ settimana, quando alcune condizioni richiedono il prelievo di liquido amniotico. Con questo esame, nella fase precoce, si valuta il cariotipo ( l’assetto cromosomico finale per valutarne la normalità o la presenza di anomalie), i dosaggi enzimatici (nelle cellule fetali per rivelare possibili malattie metaboliche del feto) e il dosaggio di alfafetoproteina o di acetilcolinesterasi ( sostanze presenti in quantità superiori alla norma nel liquido , quando il feto presenta una anomalia di sviluppo del tubo neurale, come la spina bifida, l’encefalocele e la mielomeningocele). Dicesi Tubo neurale quella struttura presente negli embrioni, da cui si origina il sistema nervoso centrale.

(*) Spina bifida: malformazione o difetto neonatale dovuto alla chiusura incompleta di una o più vertebre, risultante in una malformazione del midollo spinale. Altre malformazioni prima citate sono l’encefalocele, (ovvero l’erniazione di un tessuto cerebrale e meningeo a causa di una malformazione del cranio, conseguente a un’incompleta saldatura delle ossa della volta cranica. E’ un difetto di chiusura del tubo neurale) e la mielomeningocele ( ovvero una malformazione congenita consistente nella schisi, cioè la mancata saldatura dell’arco posteriore, di una o più vertebre della regione sacrolombare, con fuoriuscita dall’apertura ossea residuata del midollo)

(*) Test AFP: l’alfa – feto proteina (AFP) è una proteina prodotta nell’embrione e nel feto durante la loro fase di sviluppo, precisamente dal sacco vitellino e dal fegato fetale ( che sono rispettivamente, una formazione anatomica che assolve alle funzioni nutrizionali nei primi stadi di sviluppo dell’organismo e la ghiandola più voluminosa del corpo umano che gioca un ruolo fondamentale nel metabolismo e assolve ad altri compiti fondamentali come la sintesi delle proteine del plasma, l’immagazzinamento del glicogeno, la rimozione di sostanze tossiche dal sangue e la produzione della bile, importantissima per la digestione).
Il test AFP viene fatto nelle donne in gravidanza per individuare alcune malformazioni congenite del tubo neuronale.

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