SCIROPPO E DISPERAZIONE!

9 giugno 2014 • Agata la tempesta

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Caldo, afa, crisi economica, tafferugli  politici, tangenti… Cosa volete che sia tutto questo a confronto della mia piccola Agata costretta a prendere lo sciroppo?

Non teme le punture, le supposte, i medici, ma lo sciroppo è il suo nemico e lei non lo vuole, anzi non lo VVVVUOLE.

Perché?

Dice che non la fa respirare.

Solo che deve prenderlo perché serve per una profilassi e non si può farne a meno.

Ogni 12 ore per 48 ore, ovvero nel weekend.

Da dire sembra facile, ma da fare è tutt’altra cosa e a complicare il tutto ci sono i 33 gradi di caldo umido che avvolgono Milano cacciando in cantina anche il minimo soffio di aria fresca.

Ci armiamo di pazienza e iniziamo a prepararla.

“Adesso lo prendi così poi giochiamo!”

” Guarda, se lo prendi …”

” Amore e’proprio pochino….”

Queste e tante altre frasi.

Niente da fare: urla, pianti, lamenti, disperazione, dramma e quintali di pazienza da prendere e depositare sul tavolo per non farsi vincere dal nervoso.

E intanto fa caldo e dalla schiena cadono gocce di sudore da mezzo litro l’una.

Proviamo a contattare Renzi per chiedere aiuto, tipo un disegno di legge che vari la nomina di un esperto per scuse da sciroppo, ma non risponde. Con questo caldo come minimo sarà alla piscina comunale di Firenze.

Beato lui!

Ce la dobbiamo fare da soli.

Per motivarci IO e KATIA mettiamo la colonna sonora di FULL METAL JACKET, ci mettiamo la mimetica, ci spalmiamo a vicenda il lucido nero sulla faccia e, a passo del leopardo, cercando di mimetizzarci con le piante delle casa, tendiamo l’agguato a nostra figlia.

La prima volta ce la caviamo in 20 minuti, la seconda in  30, la terza, la quarta e la quinta in 45.

Rimane solo la sesta volta, la sera della domenica.

AGATA è piu agguerrita e attacca per spaventare.

Urla, urla, urla.

A un certo punto suonano alla porta.

Vado a aprire. È Beppe Grillo che, se sente a urlare, non può non accorrere.

E quindi AGATA E BEPPE urlano.

KATIA scappa sfinita, ma IO no, rimango e affronto il nemico con l’arma della pazienza.

Loro urlano e io taccio, ma sorrido.

E loro ri urlano e io ri taccio e ri sorrido.

Loro ri ri  urlano e io ri ri taccio e ri ri sorrido.

Poi la loro voce finisce, BEPPE va via senza aver ottenuto niente e AGATA prova con il silenzio stampa.

Potrebbe funzionare , se non fosse tardi e non avesse sonno.

E a quel punto mi gioco il jolly: “amore, non puoi addormentarti fino a che non prendi lo sciroppo!”.

Non vuole cedere e, dentro di me, mi piace questa sua determinazione.

Ma deve prendere lo sciroppo, è troppo importante per la profilassi. Non posso mollare proprio ora che sta per cedere.

Lotta per tenere gli occhi aperti. Sembra la platea che ascolta un discorso di Monti.

E alla fine:” Va bene papino, prendo lo sciroppo!” E in due secondi sciroppo, denti, bacio e nanna!

E tutti vissero felici, contenti e accaldati!

 

Per la cronaca ci ho messo un’ora e dieci minuti.

Bravo papà Angelo!

Brava mamma Katia!

Ora se non dormo svengo!

Papà Angelo

2 Responses to SCIROPPO E DISPERAZIONE!

  1. giuseppe f scrive:

    Come ti capisco. Per nostra fortuna però ci sono sciroppi che le piacciono ed altri no e quando è no la lotta è davvero dura. La nostra bimba se vuole te lo vomita trenta secondi dopo averlo assunto e quindi poi ritocca fare tutto da capo.

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